Credo che lo abbiamo capito tutti: questo non è il mondo delle favole, la nostra vita non è un cartone animato, non abbiamo alcuna certezza che la storia andrà a finire bene.
“Andrà tutto bene“ è il mantra che imperversa ormai da 20 giorni nelle nostre menti, lo si legge sui balconi e muri delle case, lo si legge sui social come hashtag, lo si sussurra ad amici, familiari e conoscenti.
Niente di male – penso – nella speranza che, nonostante il caos generato da questa emergenza, si ripristini un po’ di pace e serenità.
Ma forse ci stiamo dimenticando qualcosa…
La nostra esistenza non è una favola, ciascuna delle nostre vite è una storia unica e irripetibile e nessuno di noi sa come andrà a finire.
In fin dei conti, bene e male sono punti di vista individuali.
Facciamo un esempio pratico: se per me è idilliaco stare in mezzo all’erba e ai fiori che sbocciano, per chi soffre di allergia ai pollini, sarà invece molto fastidioso, eppure l’evento è lo stesso, l’avvento della primavera, la fioritura, la vita che rinasce.
Da bambini ci fanno credere che la vita “perfetta” esista, che corrisponda in dettaglio a quello che ci immaginiamo, ma questo invece di portare serenità, ce la toglie.
Da adulti allora ci scontriamo con una realtà brutale che distrugge i nostri sogni, che ci costringe a sacrifici, che ci ostacola nei nostri obiettivi.
E ci rifuggiamo in una mentalità che vuole il mondo là fuori “brutto e cattivo”, a cui non possiamo far altro che lamentarcene e rimanere inermi al dispiegamento di fatti ed eventi totalmente fuori dal mio controllo.
Ciò che è accaduto nelle ultime settimane fa parte di quello che la maggior parte di noi considera imprevisto, sconvolgente, assurdo. E quella pseudo serenità che ognuno di noi si era creato è stata spazzata via.
Mi chiedo allora come è potuto succedere? Dov’è sparita la serenità?
Sono davvero convinta che “andrà tutto bene” solo aspettando dal mio terrazzo che qualcosa di esterno nuovamente entri in collisione con la mia vita?
Davvero devo attendere che qualcun’altro determini quando potrò nuovamente sentirmi felice per la vita che ho?
Ci siamo dimenticati che la serenità si costruisce passo passo, imparando giorno per giorno a darsi da fare con fiducia per condurre la propria vita attraverso opportunità ed ostacoli.
Dobbiamo dotarci degli strumenti giusti, della mentalità che ci permette di costruire un “rifugio” per noi stessi, dove noi possiamo trovare pace.
Può essere un luogo fisico, un angolo di bosco, di mare, di montagna, di una casa. Soprattutto dovrebbe essere un rifugio interno, dove non devo ubbidire a regole precostituite da altri, dove non ci sono scuse o giustificazioni, dove ciò che conta è il “sentirsi a casa“.
Ti propongo alcuni suggerimenti per creare e consolidare la tua serenità interiore, quella che nessun evento o persona può intaccare:
1 – quali sono le tue credenze
Chiediti se ciò che fai, dici e pensi durante la tua giornata abituale è in linea con ciò in cui credi davvero. Oppure nel maggior parte del tuo tempo stai solo aderendo ad un modello di pensiero e di azioni condiviso dalla maggioranza di chi conosci ed è considerato “buono e giusto“.
Rompi gli schemi che ti sei imposto per piacere agli altri e adotta le regole che ti portano a realizzare la tua meravigliosa unicità.
2 – domandati ciò che ti entusiasma fare
Tutto quello che riempie il tuo cuore e i tuoi occhi di gioia e passione, soprattutto chiediti quanto tempo dedichi a questa attività: qualunque essa sia ti rende vivo e creativo.
Se non hai la più pallida idea di quale sia, sperimenta, prova, trova il tuo talento e mettilo a disposizione del mondo.
3 – archivia i tuoi errori
l’ossessione per ciò che tu avresti potuto far meglio, per ciò che gli altri potevano far meglio, per ciò che non ha funzionato serve solo a creare più frustrazione e più rabbia verso te stesso.
Ogni giorno quando ti svegli, ricordati che i tuoi pensieri diventeranno le tue azioni: se c’è davvero qualcosa che non ti soddisfa e sai cosa potresti fare in merito, non hai giustificazioni dicendoti che non puoi fare nulla, che è da sempre così, che sei l’unico a pensarla così. L’unica persona che può cambiare qualcosa nella visione della propria vita sei solo ed esclusivamente tu.
4 – circondati di persone che ti trasmettano la serenità che cerchi
Ascoltati quando parli con qualcuno, quando discuti di qualche argomento, quando presti attenzione a determinate notizie: se senti l’ansia che monta, se non ti senti libero di esprimerti, se senti fisicamente dei pesi allo stomaco, allora potrai valutare di allontanare da te queste situazioni o di modificare la frequenza con cui entrano in contatto con te.

Non è facile pensare ad essere sereni
nonostante tutto.
Credo di poter dire che è quasi un dovere ora per me stessa ma anche nei confronti di chi mi circonda, che non necessita di ulteriore carico di paura, ansia e rabbia.
Allora quando dirò “andrà tutto bene” sarà con una consapevolezza diversa, non una mera speranza nel nulla.
Davvero mi impegnerò affinché la mia fiducia nel futuro e nella vita abbia basi solide, come un faro nella notte, che illumina e che può infondere serenità anche agli altri.