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Avere un bisogno non è sbagliato

Posted on 7 Febbraio 2021
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BISOGNI NEGATI

Avere un bisogno non è sbagliato.
Eppure ci sentiamo giudicati nel chiedere, nel proteggere ciò che sentiamo necessario, nel sentirci vulnerabili agli occhi degli altri.
Perchè?
Spesso dopo una seduta di Shiatsu, emergono spontaneamente racconti di bisogni negati.
Il corpo è così onesto nel trasmettere il disagio che provi che è normale per me accorgermi di cosa manca, di cosa è stato soppresso.
E tu, perchè no?
Dipende da molti fattori, ma uno fra tanti è quello della svalutazione.
Ti sei abituata a reprimere il tuo bisogno, la tua richiesta. C’hai provato, una, due forse anche 10 volte.
Ma, quando hai visto che la risposta era sempre la stessa (negativa), hai pensato che il tuo bisogno non fosse così importante, che non valeva la pena riprovarci per l’ennesima volta, che gli altri non avrebbero mai capito.
Ora che ci ripensi, in quell’occasione e in molte altre, hai dato la colpa a te stessa, ne hai sofferto e magari cominciano a manifestarsi sintomi legati al fiato corto, all’ansia e alla bassa autostima.
Non credi sia arrivato il momento di cambiare questa abitudine svalutativa?

 

BISOGNI INSASCOLTATI

Parto da una domanda: Come ti senti quando gli altri non ti capiscono, quando non trovi comprensione al tuo stato d’animo?

So come ci si sente. Il tuo bisogno viene minimizzato o peggio rimane inascoltato.
Perchè di bisogno si tratta e il bisogno non si sceglie, si ascolta.
Questo è ciò che succede di solito…e lo so perchè mi è successo talmente tante volte da non ricordarne il numero.
Tutto parte da un’emozione, gioia, entusiasmo oppure angoscia, rabbia. Non importa quale sfumatura sia, sai solo che hai bisogno di tradurla in parole, di buttare fuori ciò che senti, hai bisogno di sentirti ASCOLTATA.
Da chi vai? Io e te sappiamo che spesso ci rivolgiamo alle persone più care: il partner, la mamma, la sorella, l’amica.
Ma succede che la persona a cui racconti ciò che ti è successo, si annoia, si stufa, oppure ti dice che “stai esagerando” o di “farla breve”.
Conclusione: ti senti incompresa.
Deduci quindi che le tue emozioni non sono così importanti, che sei “troppo emotiva“.
Ti chiedi se sei tu quella sbagliata o se sono gli altri quelli superficiali.

Lo senti ora?
E’ lì, nel tuo respiro corto, nello stomaco contratto, quel bisogno inascoltato.

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