Sono trascorsi pochi giorni dagli ultimi decreti, dalle restrizioni ancora più severe…e ancora non mi sono del tutto resa conto del cambiamento in atto. Quando dicevo settimane fa che mi sembrava di vivere in un film, non immaginavo ancora a cosa si poteva arrivare.
La mazzata per me è stato il divieto della vicinanza fisica. Come operatrice shiatsu poi non ne parliamo.
Mi sembrava impossibile poterne fare a meno, neppure una carezza, un pacca sulla spalla, una stretta di mano. Ciò che per tutti noi è sempre stato assolutamente normale, ora viene temporaneamente blindato.
Ho provato disagio, ingiustizia, rabbia e paura…e non ne faccio mistero perchè penso che queste emozioni siano condivise da una nazione intera ora.
Forse però ha ragione Annachiara quando dice che dopo la paura e la rabbia, arriva la calma. Sì perchè se rallenti, se sei costretto a fermarti, e quindi pure ad ascoltarti, se ti distanzi dal delirio attorno a te, puoi addirittura provare gratitudine.
Probabilmente ai più sarà difficile pensare a questa parola ora.
Grazie di cosa?
“Di aver chiuso la mia attività lavorativa?”
“Di non poter vedere la mia fidanzata o miei genitori?”
“Di non poter uscire e sapere come passare il tempo?”
“Di preoccuparmi il triplo per la salute di mio padre cardiopatico?”
“Di lavorare con persone e luoghi potenzialmente pericolosi per la mia salute?”
Non entro in merito alle vite di ognuno, nè a ciò che ognuno sta sacrificando delle sue esigenze. Allora vorrei rispondere per me stessa, per ciò di cui finora mi sono resa conto e che magari accomuna diversi di voi.
Una consapevolezza accellerata data dalla situazione disagiata che stiamo vivendo.
Ho ringraziato di essere viva e in salute, di avere una casa e un letto, di poter procurarmi il cibo che necessito (non tutti hanno questo lusso in Italia).
Ho detto grazie per i miei colleghi che nonostante i giorni tesi e le preoccupazioni, non mancano di farmi sorridere con una battuta (sempre rigorosamente a un metro di distanza).
Ho detto grazie perchè stare lontano da chi amo mi sta insegnando quanto prezioso fosse il tempo che ho trascorso con lui o lei fino all’altro ieri, Grazie perchè quando rivedrò queste persone non dimenticherò di guardarle davvero negli occhi, ascoltarle sul serio mentre parlano e di abbracciarle di gusto.
Ho ringraziato perchè, anche a distanza, ho strumenti potenti come il telefono e internet che mi aiutano a rimanere in contatto con gli altri e sentirmi meno sola nei momenti di sconforto (questo non è scontato).
Ho detto grazie, perchè, non ho più motivi per lamentarmi di non aver tempo di fare questa o quella cosa.
Ho ringraziato anche per aver avuto paura, perchè senza di essa non avrei nuovamente la possibilità di evolvermi e crescere, e diventare un essere umano migliore per questo pianeta.