Quando si sta male, si attraversano periodi di crisi o di grosso cambiamento, si sente spesso parlare di quanto sia importante ACCETTARE.
Accettare, dal latino accipere, ricevere e anche da cà pere, prendere
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Nella mentalità comune, spesso la sensazione che accompagna questa parola è di “dover accettare”, un senso di rassegnazione interno, come se non ci fosse altro modo che vedere la situazione o il sintomo come un peso infinito, una maledizione quasi.
Ma.
👉Se l’accettazione viene accompagnata dalla CONSAPEVOLEZZA che c’è un motivo dietro al tuo dolore, che non è il caso a mandarti le sfighe.
👉Se l’accettazione viene vissuta come ACCOGLIENZA di qualcosa che ha trovato modi e tempi di manifestarsi, come qualcosa di utile per te.
Beh allora senti che questa parola può avere tutto un’altra sfumatura.
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Senti che il “carico da 90 che senti sul groppone” dicesi preoccupazione e ansia, puoi non solo cominciare ad alleggerirlo ma anche chiedere il giusto supporto per gestirlo e risolverlo.
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Ma, soprattutto quando la situazione è improvvisa, sconvolgente e apparentemente senza vie d’uscita, c’è un’altra parola da considerare: RISPETTO.
Rispetto, da respicere guardare indietro, riguardare, considerare
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Quando stai male, non vedi l’ora di toglierti da quella situazione. Potessi avere una bacchetta magica, faresti magie ogni giorno. Molto più faticoso, rimanere lì, osservare, ascoltare. Il rispetto induce uno sguardo diverso su te stessa e il tuo sintomo.
👉Richiede un’altra meravigliosa parola che è PAZIENZA. Il rispetto è anche verso l’INTELLIGENZA del tuo corpo, un complesso organismo vivente, colmo di perfetti processi automatici che hanno sempre come scopo la sopravvivenza e la guarigione.
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🔹L‘accettazione ti aiuta a considerare il sintomo come un dono di consapevolezza, non una sfortuna, nè un pacco bomba da lanciare via.
🔸Il rispetto ti aiuta a non temere il tuo corpo, a non scappare da esso, piuttosto ad ascoltarlo, a sentirlo come qualcosa di profondamente intelligente che, in questo momento, necessita di amorevoli attenzioni da te.
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Quale fra queste parole è quella che senti più tua? E quale invece è molto lontana dalla tua visione?
Ti leggo nei commenti.