TEMPO RUBATO, RITAGLIATO, DIMENTICATO
“Quanta fretta ma dove corri, dove vai…”
Sto canticchiando la canzone di Edoardo Bennato, quando mi viene l’ispirazione per questo articolo.
Penso che non c’è persona che conosca che non vorrebbe più tempo: più tempo per sè, per la famiglia, per gli hobby, per i viaggi, per lo sport. Di più e di più.
Ma vogliamo più tempo solo in quantità?
Sono sicura che se la giornata non fosse di 24 ore ma di 12, dovresti per forza fare una lista di priorità, non tutto ciò che fai ora avrebbe tempo e spazio per essere scelto.
Saresti costretto a scegliere, a decidere cosa vale la pena e cosa no.
Non ci rendiamo minimamente conto di quanto prezioso sia il tempo, se non quando ci viene “rubato” da impegni, situazioni, persone, lavori. E soprattutto pretendiamo di non dover “aspettare”…tutto ciò che vogliamo deve accadere velocemente, deve darci la soluzione, la soddisfazione che cerchiamo entro pochi minuti, ore, giorni, settimane.
Questa mentalità la ritrovo in particolare nell’approccio al proprio corpo e alla propria salute, immersi come siamo nel turbinio frenetico di ritmi di vita non a misura d’uomo, ma a misura di un sistema socio-economico da “consumo=sono“. Ma anche nelle relazioni, nelle amicizie, nei rapporti tra colleghi siamo subito pronti a giudicare senza esitazioni, senza dare e darci il tempo necessario di valutare cosa sta accadendo.
Questo è un ritmo che non ci permette di pazientare,
di attendere, e di avere fiducia.
Questo ritmo delirante per fortuna s’interrompe durante il trattamento shiatsu e il tempo diventa un amico invece che un nemico.
Ma capita che ci si aspetti dallo Shiatsu, esattamente quello che si vorrebbe accadesse con tutte le altre nostre incombenze quotidiane:
– facile da comprendere,
– veloce di esecuzione (un’ora non sarà troppa?!)
– che portasse ad una soluzione immediata della causa del malessere.
Fermati un attimo.
Ti sei mai chiesto quanto tempo c’è voluto perchè il tuo corpo manifestasse quel particolare dolore o fastidio?
Ti sei mai domandato quanto tempo ha impiegato il tuo corpo ad assumere una determinata postura?
Ti sei mai chiesto in quanto tempo hai imparato una nuova sana abitudine? (per esempio mangiare meglio, smettere di fumare, andare a camminare, ect..)
Se sì, allora ti sarai reso conto che la risposta non si riferisce nè a minuti nè a ore, in rari casi potrebbero essere giorni, ma nella stragrande maggioranza dei casi parliamo di settimane e mesi.
Come è possibile quindi pretendere che una singola seduta, un singolo trattamento possa risolvere il dolore per sempre?
Lo Shiatsu si distingue da tutte le altre discipline corporee perchè si propone di arrivare alla radice del problema riscontrato,
alla causa profonda che ha generato il tuo specifico malessere fisico o emotivo.
E perchè lo Shiatsu possa agire efficacemente,
ha bisogno di TEMPO, un tempo di QUALITA’.
I processi di autoguarigione che vengono stimolati e riattivati tramite le pressioni Shiatsu non possono avvenire nella fretta e nell’impazienza.
Quando parlo di tempo di qualità, non intendo tempo “ritagliato” perchè ti tocca, perchè è l’ennesimo impegno da incastrare, dove ti accontenti delle briciole di tempo per te stesso.
Prendersi il tempo che occorre non è contro gli altri, né contro i propri impegni, ma significa aprire la propria visione verso l’importanza della propria salute e del ripristinare quando necessario l’armonia tra mente e corpo.
A chi mi ribatte dicendomi che finchè il corpo, la mente resistono, finchè con un farmaco spengo subito il sintomo, non ha senso fermarsi, io rispondo così:
“Finchè non sarai tu a voler davvero scegliere di ascoltarti e fermarti e quindi dare il giusto valore alla tua salute, non avrai mai tempo”
RICORDA:
Non sono gli altri, non sono gli impegni,
sei TU che scegli di rimandare,
di non voler affrontare ciò che ti accade.