Le persone che si rivolgono a me scelgono lo Shiatsu anche per “staccare” la spina.
Maria (nome di fantasia) esprime così il suo disagio:
“Magari fosse stanchezza fisica, quella passa con una buona dormita. E’ l’essere sempre occupati, qui nella testa, che mi dà fastidio.”
Capita sempre più spesso di non essere in grado di scegliere cosa è davvero importante e necessario fare, e cosa invece può essere delegato o posticipato.
L’ambiente in cui viviamo, soprattutto quello lavorativo, ci fa credere che dobbiamo essere talmente efficienti da non perdere neppure un’occasione, fare tutto, prendere tutto, anche a discapito di noi stessi.
In realtà così facendo stiamo perdendo proprio i nostri confini. Quelli che definiscono chi siamo e ciò che vogliamo sia nutrito, coltivato, protetto.
Le nostre energie, invece di essere indirizzate verso noi e il nostro spazio sacro, sono dissipate senza un criterio. Il fatto di avere così tante possibilità di scelta, di poter acquistare e acquisire, apprendere e conoscere così tanto del mondo attorno a noi, ci destabilizza al punto che non sappiamo più scegliere. Cosa ci fa bene o cosa ci fa male.
E così prendendo tutto per buono, il nostro corpo-mente non regge tutto il lavoro che gli stiamo imponendo e ci avvisa attraverso sintomi di “acqua alla gola”, di pesantezza mentale e di stanchezza cronica fisica.
Ma c’è di più.
Se anche ci rendiamo conto che la stanchezza deriva dal “troppo” e desideriamo rallentare, arriva a bussare al nostro cuore il senso di colpa, impedendoci nei fatti “mollare”.
E questo lo vediamo per esempio quando fatichiamo ad addormentarci. Ci giriamo e rigiriamo, trovando un modo di dormire. E più ci proviamo e meno riusciamo. La mente è ancora attiva nel risolvere problemi, trovare soluzioni, incastrare tutte le cose che vogliamo fare.
E la cosa più semplice e la più bramata che vorremmo fare, cioè “lasciarci andare” al sonno, diventa un altro impegno, un’altra cosa da fare.
Da alcuni anni per esempio ho deciso consapevolmente di ritagliarmi delle mezze giornate dove stacco tutte le reti internet e mi dedico ad un buon libro o una lunga passeggiata nel verde, senza interruzioni.
Chiedo anche al partner o amici di accogliere questa mia richiesta.
So per esperienza essere una richiesta inusuale per molti, ma ricordiamoci che stiamo dicendo a noi stessi e agli altri che il nostro benessere è importante e chiediamo che venga rispettato.
Sono momenti importanti, soprattutto per chi si sente di “dover” esser sempre presente, per i figli e nel lavoro, per i clienti e nei social, alle aspettative di sè e degli altri.
E non è così automatico, anzi, a volte devo ricordarmi che ne ho bisogno, che mi aiuta a continuare a fare con entusiasmo, con amore e determinazione, tutto ciò che svolgo.
Non sempre ci sono tempi e modi per prendersi una vacanza, o anche pomeriggi interi solo per sè. Ecco che dedicare anche 15/30 minuti per una meditazione specifica, oppure un trattamento Shiatsu per il nostro bisogno di “staccare” e “lasciar andare” è un ottimo modo di rigenerare le energie e riallinearsi con se stessi.