“Sai che sarà un mese che non ho più avuto male ai piedi?”
“Ah la spalla non mi ha più dato fastidio, riesco a muoverla senza problemi!”
“Una delle cose più piacevoli ricevute in vita mia…“
Questi momenti, queste frasi sono quelle che mi fanno capire quanto è meravigliosa e potente questa tecnica, ma anche quanto poco siamo abituati a pensare che una disciplina manuale energetica possa influire in un modo davvero impattante sulla nostra condizione psicofisica.
Probabilmente ormai siamo così abituati a pensare che esiste una pillola, una pastiglia per tutto che, quando accusiamo un disturbo, il primo pensiero che facciamo è “cosa posso prendere per farmelo passare?“
A volte, le persone si rivolgono a me e allo Shiatsu come “ultima spiaggia”, dove aver tentato altre strade, altre terapie, soprattutto farmacologiche, ma che, dal mio punto di vista, risultano frammentarie e poco personalizzate.
Ogni persona segue il suo percorso alla scoperta di sè e del suo benessere, e quindi deve toccare con mano, e purtroppo anche con il dolore, ciò che le fa davvero bene e ciò che la può aiutare a superare determinati sintomi.
Ma in questo girovagare fra specialisti e cure, ciò che manca e che emerge proprio dopo una seduta di Shiatsu è la CONSAPEVOLEZZA che non siamo elettrodomestici a cui basta spegnere un interruttore per farci funzionare come prima, nè robottini a cui è sufficiente sostituire qualche pezzo per tornare come nuovi.
Efficienza e ipervelocità
Osserviamoci: molte delle nostre attività quotidiane vengono soddisfatte in circa 20 secondi. Clicchi, spingi una leva, giri una chiave, premi un pulsante e a velocità record hai ciò che hai chiesto.
E siamo talmente assuefatti a tutto ciò, che poi lo pretendiamo anche dalle nostre relazioni, dagli altri e dai noi stessi, dal nostro corpo e dalla nostra vitalità.
Non vi siete mai innervositi perchè un amico non ha risposto subito alla vostra richiesta urgente? Oppure alterati perchè il vostro partner non ha capito al volo cosa gli stavate sollecitando? O ancora non avete mai perso la pazienza aspettando in fila il vostro turno alle poste? O peggio ancora non vi siete mai insultati mentalmente per aver dimenticato le chiavi di casa in ufficio?
Pensiamo, sia di noi stessi che degli altri, che dobbiamo essere sempre efficienti e iperveloci, esattamente come gli oggetti e gli strumenti che utilizziamo per comunicare e organizzare le nostre attività.
Beh per fortuna che non è così!
Hai mai considerato la possibilità che il tuo mal di schiena sia il modo con cui il tuo corpo sta gestendo una paura?
Oppure avevi mai pensato che la tua emicrania possa essere il modo con cui il tuo organismo cerca di lasciare andare un carico emotivo eccessivo ?
O ancora, gambe molto pesanti con polpacci dolenti…e se fosse per la tua esagerata preoccupazione?
Ricorda che tutto ciò che non lasciamo andare,
si deposita.
Tutto ciò che proviamo e viviamo risuona nel corpo e influenza la zona fisica deputata a gestire quell’emozione.
Non è strano pensare che il nostro corpo sia la manifestazione della mente. Non è strano affidarsi e ascoltare il corpo per risolvere ciò che è partito dalla mente.
Mi piace sottolineare che lo Shiatsu non “cura”, lo Shiatsu accompagna il corpo e lo guida, gli permette di riequilibrarsi e ribilanciarsi, lo rimette nelle condizioni ottimali e lo “rieduca” ad assumere un assetto forte e in salute.
Nella nostra vita il cambiamento è continuo e la società in cui viviamo ci richiede costantemente flessibilità e resilienza, nel lavoro, nelle relazioni, nel modo di pensare e di vivere.
All’esterno tutto corre, sfreccia in maniera vorticosa e non siamo sempre capaci di tener testa a tutto, di dimostrare di essere sempre in grado di affrontare le trasformazioni repentine della nostra vita.
E’ fondamentale quindi mantenere un nostro centro interno equilibrato. Allora facciamo insieme il primo passo: partiamo dal tuo corpo, da ciò che ti sta manifestando in questo momento e, guidati dallo Shiatsu, incamminiamoci verso un maggior ascolto dei tuoi bisogni, di ciò che stai reprimendo e non vuoi lasciar andare, di ciò che ti preoccupa e non ti fa dormire tranquillo, di ciò che ti fa paura e ingrigisce la tua giornata.