Uno degli aspetti fondamentali di cui il corpo fisico ha necessità è il recupero.
Mai come oggi ci siamo abituati a trattare male il nostro corpo, quasi peggio della nostra auto.
Se ci pensate, portiamo l’auto a fare i tagliandi, a lucidare, cambiamo regolarmente le gomme, e se sentiamo un rumore strano, ci allarmiamo subito e andiamo a verificare cosa c’è.
Non siamo di certo così ligi anche con il nostro corpo, anzi.
Vorremmo fosse un animale addomesticato e che rispondesse alle esigenze di noi uomini moderni.
“Ma come mai non sto bene..?”
“Oh ma che fastidio queste cervicali!”
“Non mi sento in forma ultimamente..”
Cosa fai per stare bene, per evitare che questi fastidi continuino ad emergere più potenti?
Abbiamo perso quel legame, quella responsabilità di VOLER BENE e PRENDERCI CURA del nostro corpo, di gestire le situazioni stressanti nella maniera corretta, di dare spazio, tempo e riposo a ciò che abbiamo di più prezioso.
Ce lo dimentichiamo spesso: senza il nostro corpo, non potremmo fare tutte le milioni di cose ed esperienze che diamo per scontate ogni giorno.
Me ne accorgo soprattutto nell’alta prestazione, nello sport agonistico, in chi punta alla massima produttività: non c’è granchè rispetto della propria fisiologia, nè dei propri stati emotivi.
Nell’esasperato tentativo di raggiungere il massimo, senza un adeguato rispetto corpo/mente, si arriva a fare seri danni, ad aprire le porte a malattie o dipendenze.
Ad un certo punto il corpo si ribella.
Il corpo non è un animale addomesticabile. Ha una lunghissima storia evolutiva: non cambia perchè fa comodo a te o si mette a tacere con un tocco di bacchetta magica.
Ci sono segnali che il corpo ti sta mandando
e con cui ti sta dicendo che ha bisogno
di riposo, di rallentare, di recuperare.
Il primo è senz’altro la stanchezza eccessiva, non giustificata da momentanei picchi di lavoro, o di situazioni che richiedono molte delle vostre energie. Quella cronica che diventa essere stanchi per abitudine, è a quella che devi stare attento.
Il secondo è la difficoltà ad addormentarsi: nonostante ti senti stanco e non vedi l’ora di riposarti, quando la luce si spegne e gli occhi si chiudono, il sonno non arriva. Il vero riposo in questo caso dovrebbe essere dai tuoi pensieri che non dormono mai.
Il terzo è il nervosismo, l’irritabilità, il tono dell’umore basso, mancanza di entusiasmo, che si traducono anche in fastidi all’apparato gastrointestinale. In questo caso la tensione che stai cercando di smorzare, trova sfogo in attività che ti distraggono più che risolvere il problema, come mangiarsi le unghie, eccedere con i dolci o con l’alcool.
Il corpo ti dice che non stai dando il giusto peso a ciò che hai bisogno, che ti stai trascurando e che, quando questa richiesta viene a galla in maniera incontrollata, vai a cercare un certo tipo di compenso.
Cosa posso fare per essere d’aiuto al mio corpo?
La ragione principale del perchè non ascoltiamo il nostro corpo è che viviamo in una sorta di continuo automatismo, lasciando fin troppo spazio a meccanismi quotidiani legati alla produttività lavorativa, alla connettività con il mondo, all’imporci il raggiungimento di obiettivi sempre più gratificanti.
Ma noi (e il nostro corpo) dove siamo finiti in tutto questo tran-tran?
Un’ottima soluzione per permettere al nostro apparato mente-corpo-spirito di recuperare è lo SHIATSU.
Perchè a volte da soli non sappiamo come si fa a riposare, a rilassarci, ad ascoltarci. Ecco che attraverso lo Shiatsu, puoi ricordarti quanto benefico e utile sia per te stesso. Come una guida corporea a cui puoi affidarti e con la quale ricordare come si fa a prendersi cura del proprio corpo.
Ricorda che la persona più importante sei tu.
“No, ma al primo posto ci sono i miei figli, il mio lavoro, la mia famiglia..ect..“
Sì sicuramente sono tutte persone importanti, ma tu vieni prima, sempre.
Scegliti tu per primo,
senza aspettare che siano gli altri a farlo per te.
Vivi il tuo corpo per com’è:
un sofisticato strumento che ha solo bisogno di essere amato, ascoltato e vissuto per la sua unicità e bellezza.